LA MENTE reattiva prima parte

Negli ultimi 5000 anni l’uomo ha fatto molte scoperte sul comportamento umano. Questo ha aumentato la convinzione del fatto che possediamo uno strumento eccezionalmente complesso e stimolante chiamato mente. Ciò a cui normalmente si fanno riferimento viene chiamato mente analitica o mente razionale.Ma il fatto di aver descritto il comportamento non ha reso il modo di operare della mente meno sconcertante, la nostra conoscenza del suo funzionamento ha continuato ad essere, nel migliore dei casi, solo approssimativa. C’erano ancora fattori inspiegabili, fino a quando non si è usata la teoria di L. Ron Hubbard.
La sua teoria parte dall’effetto alla causa, in cui la mente vaga passando da un pensiero al altro, dalla chiarezza alla confusione, da un’emozione a un’altra, senza cause apparenti e come se fosse in balia di qualche compulsione strana e in apparenza incontrollabile.
E’ ovvio che questo era l’ostacolo ignoto che impediva una comprensione più completa del funzionamento della mente.
L. Ron Hubbard ha dimostrato dopo dodici anni di esperimenti, l’ostacolo è rappresentato dal fatto che possediamo anche un’altra mente, una mente inconscia, che ha forza e valore di compulsione su di noi di gran lunga superiori a quelle della cosiddetta mente razionale.
In effetti quando viene chiamata in causa, la mente razionale è in grado di battere la mente inconscia e, in effetti, lo fa. Peggio ancora, la mente inconscia ci tormenta e ci affligge per tutto l’arco della nostra vita.

Come la mente analitica, la mente inconscia è anche essa una funzione mentale del cervello. E’ una specie di funzione primitiva, vale a dire, è un meccanismo di sopravvivenza maligno e violento, nel cervello di ogni organismo vivente.

Ma la mente inconscia non analizza. Pensa solo in termini di identità e somiglianze, ma non in termini di differenze come la mente razionale. E’ una mente strettamente letterale che risponde in modo difensivo ogni volta che qualcosa le rammenta un episodio doloroso simile.

Facciamo un esempio:

La mente animale, essendo in gran parte reattiva, illustra bene la cosa. Supponiamo che un cervo passi sotto un albero e un serpente gli cada addosso terrorizzandolo (minacciando la sua sopravvivenza). Il terrore attenuerebbe le sue esigue facoltà analitiche o le renderebbe parzialmente inconsce, al che la possente mente reattiva prenderebbe il sopravvento.
L’impressione verrebbe registrata, archiviata per essere usata a scopi di sopravvivenza futura. Da allora in poi quel albero e tutti gli altri alberi che gli assomigliassero, sarebbero, nella mente del cervo, associati alla minaccia rappresentata dal serpente. Ogni volta che il cervo vedesse un albero di quel genere, l’episodio di paura lo indurrebbe ad allontanarsi, sotto pena di morte.
Infatti per la mente inconscia, dolore significa morte e piacere significa sopravvivenza.
Per noi esseri umani civilizzati, la mente inconscia è però diventata una specie di sanguisuga di comportamento razionale. E’ l’ipotetica ciste che occlude il corretto funzionamento della mente razionale.
E’ la fonte di tutte le nostre malattie psicosomatiche e la barriera che ci impedisce di raggiungere il livello ottimale di abilità di pensiero e di aspirazioni che vogliamo raggiungere.

Il potere che la mente inconscia è in grado di esercitare sulle persone per far sì che esse obbediscano ai suoi ordini è sorprendente.

Nonostante sia un fattore di controllo pro-sopravvivenza, bisogna ricordare che esso non è in grado di analizzare e di riconoscere la differenza tra una cosa e l’altra.

Quindi se un giorno, mentre prendi un’insolazione in un pascolo, una mucca pezzata ti desse un calcio e ti infliggesse dolore, da allora in poi tutte le mucche pezzate sarebbero creature odiose per te e tutti i pascoli assolati risveglierebbero l’incoscienza. Potresti persino risperimentare il dolore del calcio ogni volta che sei restimolato.

Ovviamente ciò non è logico, ma è il modo in cui funziona la mente inconscia. Non è in grado di ragionare. Tuttavia per mezzo delle ricerche di L. Ron Hubbard, abbiamo scoperto che centinaia di altre malattie psicosomatiche vengono imposte al corpo umano esattamente in questo modo pazzesco. In che cosa consiste questa mente inconscia?
Si tratta di una specie di deposito di immagazzinamento della memoria, contenente per lo più cose sgradevoli che ci sono state fatte a partire dai primissimi momenti della nostra vita, ma solo quegli episodi che hanno avuto luogo mentre eravamo inconsci o in preda al dolore.
Come tale, è diversa dalla comprensione che avevamo in passato del significato e degli usi della memoria.

E’ necessario a questo punto definire la memoria come il processo di rievocare, a piacimento o in risposta ad uno stimolo appropriato, le impressioni create in precedenza sui sensi e registrate nella mente. Il processo di rievocare consiste essenzialmente nel percepire tali impressioni e capirle. Si tratta di un’azione analitica.

Quello che in passato le scienze mentali non avevano afferrato, ma che ora si può dimostrare in modo conclusivo, è che esiste un altro archivio di impressioni. E’ un archivio in cui le impressioni sono registrate dalla mente inconscia e tenute prigioniere fino al momento in cui tale apparato funzionale ha l’occasione di chiamarle in causa.

In altre parole, la mente inconscia reagisce a certi stimoli, ma lo fa in un modo talmente estraneo a qualsiasi spiegazione razionale, talmente casuale e imprevedibile, che spesso crea danni incalcolabili al corpo umano ed impedisce che esso funzioni al meglio delle sue prestazioni.
CONTINUA….

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