L’influenza Religiosa Nella Società (seconda parte)

A pagina 331 del suo libro The Religious Factor, a Sociologist’s Inquiry (il fattore religioso, l’indagine di un sociologo), Gerhard Lenski definisce la religione come “un sistema di credenze sulla natura della forza, o delle forze, che alla fine plasma il destino dell’uomo e le pratiche ad essa associate e condivise dai membri del gruppo”.

Le attività scientifiche possono essere tanto fanatiche quanto quelle religiose. I gruppi scientifici stessi possono essere monopoli religiosi di “scienza ortodossa”. Lo stesso concetto einsteiniano di spazio e tempo può diventare una sacra scrittura, proprio come gli scritti di Aristotele furono trasformati in dogmi dall’ortodossia del Medioevo al fine di soffocare qualsiasi idea nuova. (Fino agli ultimi anni della sua vita, lo stesso Einstein era considerato un dissidente e gli era negato l’accesso ai circoli eruditi.)

La scienza stessa può diventare una nuova fede, un nuovo modo ardito di superare l’ansia spiegando le cose al fine di eliminare il timore di Dio o dell’oltretomba.

Perciò la scienza e la religione non sono una dicotomia (due fattori opposti). La scienza stessa  ha attinto dagli antichi studi religiosi effettuati in India e in Egitto.

La religione è stata attaccata perché considerata primitiva. Un eccessivo studio di culture primitive può portare a credere che la religione, avendo un ruolo cosi dominante in tali culture, sia primitiva e che le culture “moderne” possono farne a meno. La verità è che la religione, in quanto forza civilizzatrice, non è mai stata tanto necessaria quanto lo sia in presenza di smisurate forze nelle mani dell’uomo, il quale potrebbe essere arrivato a soffrire di una grave “carenza” delle abilità sociali che vengono enfatizzate nella religione.

Le grandi forze religiose e civilizzatrici del passato, buddismo, giudaismo, cristianesimo e altre, hanno tutte enfatizzato sia la differenziazione fra il buono e il cattivo che i valori etici più elevati.

La contrazione del numero di persone che frequentano le chiese negli Stati Uniti coincide con un’escalation della pornografia e dell’immoralità in generale e con un “crescendo” della criminalità, che a sua volta ha prodotto un aumento della polizia senza una conseguente diminuzione dell’aberrazione morale stessa.

Quando la religione non è influente in una società o ha smesso di esserlo, lo stato eredita tutto l’onere della moralità pubblica, del crimine e dell’intolleranza e deve quindi ricorrere alla punizione e alla polizia. Ma questo non funziona perché la moralità, l’integrità e il rispetto di sé, se non sono già innati nell’individuo, non possono essere imposti molto efficacemente. Queste virtù potranno concretizzarsi soltanto per mezzo della consapevolezza spirituale e instillando il loro valore spirituale. La ragione e la motivazione emotiva di essere morali, ecc., devono essere usate in misura maggiore rispetto alla minaccia di disciplina umana.

Quando una cultura si ritira totalmente dal perseguimento di obbiettivi spirituali, finendo nel materialismo, si deve cominciare dimostrando che ognuno dei suoi membri è un’anima, non un animale materiale. Da questa realizzazione della propria natura religiosa, gli individui possono giungere di nuovo alla consapevolezza di Dio e diventare più se stessi.

La medicina, la psichiatria e la psicologia “risolsero” l’intero problema della “natura umana” semplicemente scaricandola nella categoria di natura materiale: corpo, cervello, forza. Dato che politicamente insistono sul monopolio e usano la propaganda sociale e politica per imporre tale monopolio, sbarrano la strada all’effettiva ricerca di vere risposte alla natura umana.

I loro fallimenti sono confermati dalla mancanza di risultati nel campo della natura umana. Non possono cambiare l’uomo, possono solo degradarlo. Asseriscono la loro supremazia nel campo della natura umana, ma non sono in grado di dimostrare l’ottenimento dei risultati; e loro stessi sono la dimostrazione più lampante di tale mancanza. Hanno il più alto tasso di suicidi e con le persone preferiscono usare la forza. Con i loro insegnamenti, il tasso di criminalità e le forze antisociali sono aumentati. Ma ciò che più di ogni altra cosa li condanna sono gli attacchi che sferrano contro chiunque cerchi delle risposte e contro le influenze civilizzanti della religione.

Ovviamente , se si vuole trovare da ridire su qualcosa, ciò significa che si desidera fare qualcosa per porvi rimedio e che lo si farebbe se si potesse. Se a qualcuno non piacciono il crimine, la crudeltà, l’ingiustizia e la violenza di questa società, egli può fare qualcosa per porvi rimedio. Può diventare un MINISTRO VOLONTARIO e aiutare a civilizzarla, a portare coscienza, gentilezza, amore e libertà dalla sofferenza instillando in essa fiducia, decenza, onestà e tolleranza.

In breve, un Ministro Volontario rispecchia la definizione di religione in questo mondo sempre più cinico e privo di speranza.

Riesaminiamo la definizione di religione.

In poche parole, la religione può essere definita come credenza negli esseri spirituali. In termini più generali, la religione può essere definita come un sistema di credenze e di pratiche attraverso le quali un gruppo di persone si adopera per risolvere i problemi fondamentali della vita umana. La religiosità è una qualità che implica due cose: la prima è il credere che il male, il dolore, il senso di smarrimento e l’ingiustizia sono fatti fondamentali dell’esistenza e la seconda è una serie di pratiche e relative credenze consacrate che esprimono una convinzione che l’uomo può alla fine essere salvato dai suddetti fatti.

Perciò, un Ministro Volontario è una persona che aiuta il suo prossimo come opera di volontariato, ripristinando lo scopo, la verità e i valori spirituali nella vita degli altri.

Un Ministro Volontario non chiude gli occhi di fronte al dolore, al male e all’ingiustizia dell’esistenza. Al contrario, è addestrato per risolvere tali circostanze e per aiutare gli altri a ottenere sollievo da esse e a raggiungere una nuova forza spirituale.

Come fa un Ministro Volontario a conseguire questi miracoli? Fondamentalmente, usa la tecnologia di Scientology per cambiare in meglio le condizioni, sia per se stesso, la sua famiglia, i suoi gruppi, amici, colleghi che per l’umanità.

Per sopravvivere bene, una società ha bisogno come minimo di tanti Ministri Volontari quanti sono i suoi poliziotti. Una società ottiene ciò su cui si concentra. Concentrandosi sui valori spirituali invece che sulla criminalità , una nuova era potrà ancora sorgere per l’uomo.

Articolo tratto dall’opuscolo, “qualcosa si può fare” di L.Ron Hubbard