LA MENTE REATTIVA seconda parte

NEL PRIMO ARTICOLO, ti ho parlato della mente inconscia, che è capace di esercitare su di noi una compulsione di gran lunga superiore a quella esercitata dalla nostra cosiddetta mente analitica.Come si è indicato in precedenza, la mente inconscia registra tutte le impressioni sperimentate durante momenti di incoscienza o di dolore sufficienti a far abbassare le capacità percettive della mente analitica fino a un punto al di sotto della piena coscienza.
Quindi si ha una condizione per cui, affinché uno di tali dati possa esercitare un effetto dannoso su una persona, deve essere attivato, ossia subire un “aggancio”, da un avvenimento della vita della persona che sia simile all’esperienza registrata originariamente.
Da quel momento in poi l’accaduto può essere riattivato ogni volta che il restimolatore si manifesta in modo simile.Abbiamo detto che la mente inconscia registra, sottintendendo che archivia i dati nel modo in cui li ottiene, senza badare al sistema o al contesto originale.
Si otterrebbero risultati simili, se si mettesse in funzione un registratore all’angolo di una strada molto trafficata. Se si riascoltasse il nastro si sentirebbero suoni di clacson, rumore di scontri, fischi e frammenti di conversazioni. Non sarebbe possibile congegnare un meccanismo selettivo che facesse qualcos’altro se non riprodurre tutto ciò che fosse stato registrato.Questo è ciò che fa la mente inconscia: registra e riproduce in risposta alla restimolazione. Quindi, nel momento in cui una qualsiasi registrazione della mente inconscia viene riprodotta, la persona reagisce con un’interpretazione letterale del contenuto di quella particolare registrazione.Ci si può quindi rendere conto di che genere di risultati sconvolgenti, assurdi e persino disastrosi si possano osservare quando questa mente non analitica e strettamente letterale viene restimolata.
Ad esempio, una donna incinta inciampa e cade pesantemente a terra. Il bambino che ha nel grembo resta momentaneamente intontito (inconscio). Terrorizzata e preoccupata, grida: “il mio bambino! Gli ho fatto male, gli ho fatto un danno terribile! Non sarà mai come gli altri bambini!”.
Anche se il bambino alla nascita non presenta nessuna imperfezione o deformità, quando durante la sua infanzia qualcuno dice, volendo fare un complimento: “Lui non è come gli altri bambini”, l’episodio prenatale si aggancerà e da allora in poi lui cercherà inconsapevolmente di essere diverso, si rifugerà imbronciato in un angolo, rifiuterà di partecipare ai giochi e ad altre attività abituali con gli altri bambini.Ciò avviene, lo si può dimostrare ed è stato dimostrato!UNA SOLUZIONE
Ora, una vera scienza non riconosce solo i problemi nel proprio campo, ma offre anche un metodo per risolverli. Essendo una vera scienza, L.Ron Hubbard ha sviluppato un metodo per riconoscere e risolvere i suoi peculiari problemi. Il metodo è noto come processing. La modalità è la reverie (porsi in un leggero stato di “concentrazione” che non è ipnosi). La soluzione è la cancellazione delle registrazioni che, quando vengono restimolate, causano un comportamento reattivo nell’essere umano.
Lo stato di reverie viene indotto con un’azione sorprendentemente semplice.
Alla persona si chiede di mettersi comodo e di chiudere gli occhi. Gli si chiede poi di tornare ad un momento passato di piacere. Il momento di piacere viene raccontato.
Ponendo abili domande, l’auditor (colui che ascolta e pone domande) si ingegna a far venire alla luce ogni possibile dettaglio. Ciò ha l’effetto di familiarizzare la persona con la praticabilità e il procedimento di andare indietro o ritornare. Acuisce anche i suoi poteri rievocativi e, allo stesso tempo, dissipa qualsiasi dubbio o apprensione la persona possa avere.Poi le si chiede di andare indietro o ritornare al primo momento di dolore o incoscienza disponibile in quel momento. Di nuovo, domande abili l’aiutano a rievocare i dettagli. Raccontare l’episodio varie volte serve a rimuovere quella che può essere definita la carica negativa esistente su tale episodio, restituendo alla mente analitica l’energia vitale che fino a quel momento era stata necessaria per tollerare quel contenuto distruttivo o per conviverci.Da li in avanti la persona viene guidato dall’auditor in ulteriori episodi, più nascosti, con lo scopo ultimo di entrare in contatto con tutti gli episodi aberranti di quel genere contenuti nel deposito inconscio e di cancellarli. Con l’aiuto dell’auditor la cui presenza è necessaria per un numero di motivi superiore a quelli che si possano spiegare qui, i dati contenuti nella mente inconscia vengono effettivamente contattati..
Può essere sorprendente, ma tutti i dati sono nella mente inconscia, registrati e in attesa di essere contattati, cancellati e portati, per mezzo del procedimento dell’auditing nella memoria standard, ossia quella non aberrante. Il processo porta quindi a liberare l’energia vitale necessaria ad un miglior funzionamento della mente analitica.
E’ quindi ovvio che ad ogni liberazione di questo genere, la mente analitica riacquista una quantità sempre maggiore del potenziale di pensiero chiaro e razionale di cui era dotata in origine.
La persona che si sottopone alla terapia, da lì in avanti, sarà capace di prendere decisioni in una frazione del tempo che gli occorreva prima. E le sue decisioni non saranno influenzate da emozioni o esperienze distruttive del passato. In breve, sarà razionale. Questo post è tratto dalle opere di L. Ron Hubbard

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