L’influenza Religiosa Nella Società (prima parte)

Un filosofo dell’inizio del XX secolo parlò dell’incombente declino dell’occidente. Quello che non predisse era il fatto che l’occidente avrebbe esportato la sua cultura al resto del mondo e avrebbe quindi trascinato l’intero pianeta nei suoi spasimi di morte.

Oggi stiamo assistendo a quel declino e, essendone coinvolti, per noi è una questione della massima importanza. Sono in gioco gli ideali che serbiamo in cuore: sopravvivranno o sarà qualche nuova abominevole serie di valori ad avere la meglio?

Queste non sono affermazioni infondate. In questo momento ci troviamo di fronte ad un bivio nella storia e le nostre azioni di oggi determineranno se il mondo da qui si farà strada o se continuerà a slittare in qualche nuova era oscura.

E’ importante capire che le cattive condizioni non sorgono per pura coincidenza. Il decadimento culturale che ci circonda non è dovuto al caso. E’ stato causato. Se non si comprende questo fatto non ci si può difendere né si può estendere efficacemente la propria influenza nella società.

Una società può sopravvivere per migliaia di anni a meno che non venga attaccata dall’interno o dall’esterno da forze ostili. Quando si verifica un tale attacco, gli obbiettivi principali sono i suoi dei ed eroi nazionali e religiosi, il suo potenziale di leadership, nonché l’amor proprio e l’integrità dei suoi membri.

I punti materiali di attacco sono le finanze, le comunicazioni, la tecnologia e un rifiuto di risorse.

Guardati attorno e ne vedrai innumerevoli esempi. Ne sentiamo le strida ogni giorno dai giornali.

Il punto più critico in cui una cultura può essere attaccata è la sua esperienza religiosa. Quando si possono distruggere o minare le istituzioni religiose, allora l’intera struttura della società può essere rapidamente demolita o condotta alla rovina.

La religione è il primo senso di comunità. Il tuo senso di comunità si forma grazie all’esperienza reciproca con gli altri. La società in cui si può distruggere il senso religioso di comunità, e con esso la vera fiducia e la vera integrità, è come un castello di sabbia incapace di difendersi dall’inesorabile mare.

Durante l’ultimo centinaio di anni la religione è stata tormentata da attacchi incessanti. Ti è stato detto che è “l’oppio dei popoli”, che non è scientifica, che è primitiva: in poche parole, che è un illusione.

Ma alla base di tutti questi attacchi contro la religione organizzata c’era un obbiettivo più fondamentale: la spiritualità dell’uomo, la tua stessa natura fondamentale e spirituale, il tuo amor proprio e la tua tranquillità. Questa propaganda negativa potrebbe essere stata efficace a tal punto che forse non credi più di avere una natura spirituale, ma ti assicuro che ce l’hai.

in realtà tu non hai un anima, tu sei la tua anima. In altre parole, tu non sei questo libro, non sei la tua carta di identità, non sei il tuo corpo o la tua mente. Tu sei tu.

Convinci un uomo che è un animale, che la sua dignità e il suo amor proprio sono illusioni, che non c’è nessun “aldilà” a cui aspirare, che non esiste un potenziale più elevato da raggiungere, e avrai uno schiavo. Fai sapere a un uomo che è se stesso, un essere spirituale, che è capace di potere di scelta e che ha il diritto di aspirare a una maggior saggezza e lo avrai avviato lungo una via più elevata.

Naturalmente, tali attacchi alla religione sono contrari alle tradizionali aspirazioni dell’uomo verso la realizzazione spirituale e un modo di vivere etico.

Per migliaia di anni su questo pianeta l’uomo dotato di raziocinio ha sostenuto la propria spiritualità e ha considerato l’illuminazione spirituale come la massima saggezza.

Il nuovo pensiero radicale secondo cui l’uomo è un animale privo di una natura spirituale, ha un nome: materialismo totalitario. Il materialismo è la dottrina secondo la quale “solo la materia ha importanza”. I fautori di questo nuovo pensiero cercano di far accettare a tutti l’idea che la gente, sotto sotto, non è altro che massa, e che una persona vuole raggiungere una coesione con questa massa ed essere quindi protetta da essa.

Questa posizione filosofica faceva molto comodo ai governi militaristi e totalitari e ai loro sostenitori degli ultimi cento anni, i quali desideravano giustificare le loro atrocità e l’assoggettamento di intere popolazioni.

Uno dei trucchi del gioco è stato quello di attaccare la religione sostenendo la sua “non scientificità”. Eppure la scienza stessa non è altro che uno strumento per controllare meglio l’universo fisico. Il buffo è che la scienza stessa può diventare una religione.

Articolo tratto dall’opuscolo, “qualcosa si può fare” di L.Ron Hubbard